Tra le opere d’arte e i monumenti non si può fare a meno di visitare i coloratissimi e pittoreschi mercati storici di Palermo. Passeggiare per i vicoletti e le stradine di questi mercati, ricchi di intensi odori provenienti dal cibo esposto nelle bancarelle o cotto per strada, accompagnati dai richiami dei venditori che in maniera moto colorita “abbanniano” (in dialetto palermitano gridano) cercando di attirare l’attenzione dei passanti, è sicuramente un’esperienza da non perdere. Questo è un vero spettacolo folkloristico, la musicalità delle abbaniate insieme all’inevitabile e sfiancante mercanteggiare tra il venditore e l’acquirente
Nei mercati storici, praticamente sempre aperti, da mattina presto a sera, si può acquistare di tutto ma soprattutto frutta, verdura, pesce e carne. Diciamo comunque che ogni palermitano che si rispetti, sa quale mercato scegliere in base a cosa deve comprare. Non si può quindi passare da Palermo e non fare un salto alla “VUCCIRIA” (che in dialetto palermitano vuol dire confusione) e che si trova nel cuore del centro storico di Palermo. La Vucciria è peraltro protagonista di un rinomatissimo dipinto del grande pittore Renato Guttuso. Un altro mercato altrettanto variopinto è il “CAPO” vicino al tribunale, o ancora il mercato di “BALLARO” che parte dalla zona di Corso Tukory, nei pressi della Stazione centrale, e si dirama nella parte interna dell’antico centro storico di Palermo.
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